[Bungou Stray Dogs] Lovely Dreamer
COW-T 12, terza settimana, M4
Prompt: Beautiful Dreamer
Numero parole: 500
Rating: Verde
Warning: ot3
«Ohi, Sgom-mmpfhh»
Chuuya alzò gli occhi crucciati sul viso di Odasaku, domandandogli solo con questi un Che diavolo fai!?
Con la mano non impegnata a tappare la bocca a Chuuya, Odasaku si portò un dito alle labbra per ribadire il concetto di fare silenzio. Il più giovane non fu d’accordo, non subito, e si agitò un poco - avrebbe potuto liberarsi facendo più pressione, ma si limitò a scuotere la testa.
Odasaku lo lasciò andare quando fu certo che non ci sarebbero state ulteriori rimostranze.
«Non svegliamolo» si limitò ad aggiungere, accennando a Dazai addormentato sul divano del salotto del loro appartamento.
Perché!?
Fu ciò che lo sguardo di Chuuya chiese con insistenza.
«Abbiamo una prenotazione per la cena» ribadì a parole, sottovoce, più simile a un sibilo, ma buttando un occhio che Dazai non si muovesse. Sapeva di avere problemi a regolare i toni di voce, però in quella situazione gli sembrava ridicolo.
Odasaku si strinse nelle spalle, posando a propria volta lo sguardo sul bell’addormentato.
«È stata una giornata lunga in Agenzia.»
Chuuya sbuffò, sempre contenendosi, e incrociando le braccia.
«Devo credere che abbia lavorato sul serio tutto il giorno?» ribatté scettico, continuando a guardare il partner, senza riuscire a staccargli davvero gli occhi di dosso.
Odasaku si sedette sulla poltrona davanti al divano, massaggiandosi un po’ il collo, ma anche lui incapace di discostare lo sguardo dall’ex Dirigente della Port Mafia.
«Abbiamo inseguito un ladro con abilità, individuato una bomba in un ufficio e cercato un bambino in grado di trasformarsi a piacere in qualsiasi tipo di rapace, ma senza controllo. La madre era disperata.»
Chuuya lo fissò sbattendo le palpebre.
«Ed è successo tutto oggi!?» si lasciò scappare, in un tono normale che provocò una reazione in Dazai, che arricciò il naso e sbuffò appena. Gli altri due si irrigidirono, ma dopo qualche secondo constatarono fosse ancora nel mondo dei sogni.
«… ok, possiamo andare più tardi, o farci portare la cena a casa» sospirò il rosso, sedendosi a propria volta. Non prese il cellulare subito per avvertire, rimase invece a fissare il viso placido dello Sgombro, in silenzio, insieme a Odasaku.
Non era più così raro vedere Dazai dormire - non da quando condividevano quell’appartamento e passavano la maggior parte delle nottate insieme - ma doveva ammettere che quel sonno così abbandonato e totale non lo vedeva tanto spesso. Di solito sarebbe bastato un piccolo rumore, una parola, un colpetto accidentale per destarlo. Dazai viveva di sonni leggeri - a meno che non fosse dopo una nottata di sesso e allora lì era più comprensibile - e sempre con la guardia alta.
In quel momento, invece, dava l’idea di essere completamente in pace. Stanco da una giornata impegnativa, comodo in una casa dove stava coltivando delle nuove radici, vegliato dalle persone che si erano fatte carico di quel vuoto che si portava dentro.
Chuuya capì perché Odasaku non riusciva a staccargli gli occhi di dosso. Era certamente lo stesso motivo per cui non ci riusciva neanche lui.