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Cow-T, terza settimana, M2

Prompt: Per evitare di essere scoperta ho scelto la latitanza. (Jeanette Winterson, Powerbook)

Numero parole: 589

Rating: SAFE


Fandom: Voltron LD

Personaggi/Ship: Adam & Shiro

Note: Poliziesco!AU



Adam tornò a casa trovando una pessima sorpresa ad attenderlo. Quando infiò la chiave nella toppa scoprì che la porta era aperta.
Mise subito mano alla fondina ascellare, sganciando la pistola e impugnandola bassa. Dette un'occhiata a destra e a sinistra, spaziando il corridoio del palazzo da un capo all'altro per assicurarsi che non ci fosse nessuno. Aveva la batteria del cellulare scarica per chiamare la centrale e segnalare l'effrazione. Quella era davvero il finale perfetto di una pessima giornata.
Assicuratosi che non ci fosse nessuno, con una mano spinse l'uscio, aprendolo, ma restando appoggiato al muro, in attesa. Non sentì movimenti. Con un'occhiata rapida, cercò di individuare qualcosa all'interno, ma la luce era spenta nell'ingresso e nel salotto. L'unico bagliore proveniva dal corridoio che portava alla zona notte.
Si mosse senza far rumore, entrando e chiudendo la porta, la pistola pronta a scattare al minimo movimento sospetto.
Non sembravano esserci segni di ladri. Tutto era al proprio posto, anche il quadro che nascondeva la finta cassaforte. Adam iniziò a vagliare le ipotesi, confuso anche dalla leggera tachicardia e dall'adrenalina. Non aveva chissà quali oggetti di valore in casa. La cassaforte finta era un depistaggio del vecchio inquilino, mentre quella vera era in camera da letto, ma dentro c'erano giusto un paio di gioielli ricordo di sua madre e sua nonna, di un valore più sentimentale che reale, ed era il luogo dove riponeva la pistola di ordinanza quando era a casa. Ma se non erano entrati dei ladri, allora non sapeva cosa aspettarsi e questo lo fece sudare ancora più freddo quando imboccò il corridoio.
Notò che la luce veniva dal bagno, dalla porta lasciata semi aperta, e sentì per la prima volta dei rumori. Riconobbe come lo sportello dello specchio aprirsi, il rovistare all'interno dei cassetti e poi una leggera imprecazione che gli mise un brivido addosso, ma era troppo concentrato a pensare a cosa stesse succedendo.
Contò fino a tre, prima di oltrepassare la porta deciso, la pistola spianata e urlare un "Mani in alto!" così potente da rimbombargli nelle orecchie.
Quello che non si aspettò di trovare fu "chi" ci fosse nel bagno, che lo guardò stancamente, irrigidendosi e alzando le mani più per prassi che per reale timore.
"Ciao, Adam" mormorò Shiro. "Ti dispiace se finisco di medicarmi?" e gli mostrò il braccio sinistro, dove un profondo taglio da lama stava sgocciolando sul tappetino del bagno.
Adam abbassò all'istante la pistola, quasi col desiderio di buttarla il più lontano possibile come temesse un colpo accidentale. Il battito del cuore nelle orecchie non si arrestò.
"Che cazzo ci fai qui? Che cazzo è successo!?"
"Abbassa la voce e... linguaggio?" scherzò Shiro, tornando a tamponarsi la ferita. "È successo un casino..."
"Ti è saltata la copertura?" indagò subito Adam, pensando di dover raggiungere il telefono e chiamare la centrale il prima possibile.
"... non ne sono ancora sicuro, ma ho dovuto rubare una cosa per Lotor e questo ora mi ha messo alle calcagna tre scagnozzi di Sendak. Sono dovuto scappare perché potevano scoprirmi, questo però" e alzò il braccio, "è stata una svista. Non è stata una gran giornata."
"A chi lo dici" sospirò Adam, sentendo l'adrenalina scemare mentre poggiava l'arma e si rimboccava le maniche per aiutare il compagno a medicare la ferita. "Quindi... dopo che avrò chiamato Iverson per dirgli che il suo uomo migliore sotto copertura è latitante, che cosa vuoi dal cinese take away?" tentò di ironizzare, non potendo che cedere a un barlume di felicità nell'averlo lì dopo tanto tempo.

April 2025

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