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Cow-T, settima settimana, M12

Prompt: Ariete

Numero parole: 147

Rating: SAFE


Fandom: Originale

Personaggi/Ship: Bryan, Chris

Note: poveri loro.  



Bryan quasi cadde di faccia, ridendo fino a tossire. La bottiglia di birra sparse il contenuto ovunque, mentre Chris tentò di tenerlo in piedi.

"Ah, ma capisci che a me piace farlo ad ariete."

Chris sospirò, maledicendosi per essersi offerto come guidatore sobrio della serata. Bryan era l'ultimo da riaccompagnare e sembrava non essere in grado neanche di attraversare il vialetto del condominio. Poi aveva tirato fuori un'altra birra, dal nulla.

"Che stai dicendo?" borbottò Chris.

"Dai, hai capito! Anche a te piacerà farlo ad ariete!"

"... intendi dire a-" Chris tentennò un attimo, guardando il sorriso ebete dell'amico. "A pecorina?"

Bryan guardò dubbioso l'amico, per quanto l'alcool lo fece sembrare molto più stupido.

"Ma sono gli arieti che sfondano. Quindi si fa ad ariete per forza! Vuoi provare? Sali!"

Chris mollò Bryan davanti la porta di casa, rosso in faccia e con un'imprecazione incastrata in gola.


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Cow-T, settima settimana, M12

Prompt: Gemelli

Numero parole: 105

Rating: SAFE


Fandom: Originale

Personaggi/Ship: Logan Baskerville

Note: //



"Non sapevo che Lucian avesse un gemello."

Era una frase che Logan sentiva ripetersi spesso. Gli scivolava addosso. Non c'era mai stato rancore, in fondo le persone non potevano sapere della sua esistenza. Lui sorrideva, annuiva, aveva imparato qualche battuta o due, spesso era Lucian stesso a intervenire, il resto gli scivolava addosso.

Ma andava bene così. Logan doveva solo essere identico a Lucian, non doveva fare altro. E non aveva nulla contro il proprio aspetto. Anzi. Amava essere considerato il gemello di Lucian. Significava essere suo fratello, ed era ciò che aveva desiderato da quando lo aveva conosciuto.

"Sì, sono Logan, il suo gemello."


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Cow-T, settima settimana, M12

Prompt: Gemelli

Numero parole: 261

Rating: SAFE


Fandom: Originale

Personaggi/Ship: Esme, Zachary

Note: voi non avete letto niente.



"Lo odio."

Esme non smise di torturare il tovagliolo del pub, continuando a guardare con astio il piccolo palchetto come tutti i presenti. La canzone era appena iniziata...


I don't want to be a poet, cause poets drown in lakes

And I don't wanna be a sinner and watch the devil dance at my wake.

I just want to be a dreamer; a dreamer who's wide awake

And I just want to be a lover even if my heart has to break.


... ed Esme già detestava tutto e tutti.

"Sei impossibile" Zachary era sbracato al suo fianco e giocherellava con il bicchiere vuoto della birra, lanciando occhiate prima a Esme e poi al palco. Le corde della chitarra vibravano e la musica scorreva sulla pelle come una carezza.

"Cosa ci trovano tutti in lui?" sbottò il moretto, sbuffando e scivolando di più sul divanetto a braccia conserte.

"Sta solo cantando. Cosa ci trovi tu che non va?"

Esme guardò Zachary con un'espressione oltremodo tradita.

"Tutto! Arriva lui e improvvisamente sembra diventato il centro dell'attenzione solo perché è bravo a strimpellare! E sai cos'è successo oggi? Che qualcuno mi ha fermato e mi ha fatto i complimenti! Suoni davvero bene!" scimmiottò in maniera così acuta da dare fastidio all'udito di Zach. "Peccato che io non abbia mai suonato manco un flauto!"

L'ex lo guardò con un sopracciglio inarcato, ma un mezzo sorrisetto derisorio. "TI scoccia che ti scambino per lui? Siete gemel-"

"Non dire quella parola!" sbottò Esme, beccandosi un sssh dal tavolo vicino. "Io ed Ezra non abbiamo proprio nulla in comune!"

"A parte l'aspetto, i geni, i genitori, una spiccata dote nel far incazzare il prossimo..."

"Ti odio."

"Stai zitto e guarda il tuo gemello prendersi la gloria, gli applausi e oscurarti. Tutti inizieranno a chiamarti Ezra e ti riempiranno di complimenti per quello che non sei."

"Ti odio fortissimo."

"Vorrei ricambiare, davvero."


Cause we were born to be dreamers, dreamers wide awake.

We were born to be lovers even if hearts have to break
[Beautiful & Wild - Kris Allen].


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Cow-T, quarta settimana, M2

Prompt: Dimenticarsi di qualcosa/qualcuno

Numero parole: 687

Rating: SAFE


Fandom: Originale

Personaggi/Ship: Nathaniel & Rafael

Note: //



C’era una lista di cose a cui Nathaniel cercava di non prestare attenzione e in cima c’era il compleanno, oltre a un’altra mezza dozzina di festività. Ma il compleanno aveva quel posto speciale, lì proprio per primo.

L’ultimo compleanno felice di cui avesse memoria era quello dei suoi sei anni con i suoi genitori. Non che da allora non ci fossero più stati, ma avevano un sapore diverso, di quelle date fissate sul calendario come l’appuntamento dal medico, per non dimenticarsi.

La beffa era che mentre tutti non ci pensavano, e anche quando Nathaniel stesso faceva di tutto per dimenticarsene, puntualmente gli veniva in mente. Anche quando era troppo occupato, quando era un periodo difficile, o quando le cose andavano sorprendentemente bene, ci pensava. Iniziava il mese di Marzo e l’occhio cadeva su quella cifra, a metà del mese. Il giorno prima delle Idi di Marzo, andava dicendo un tempo, stupidamente. Ma all’ennesima domanda “e cosa succede?” - se non peggio, “che cosa sono le Idi di Marzo?” - aveva lentamente rinunciato, deviando il discorso sulla morte di Giulio Cesare.

A quasi trent’anni andava bene così. Aveva altre cose a cui pensare. Da poco più di un anno il lavoro aveva iniziato a girare e ora nella sua vita c’erano delle persone che non fossero Lady Morgana o Merlino, o Lady Winterbell, come l’anziana amava ricordargli di tanto in tanto.

C’era Dorothea, probabilmente l’amica che aveva sempre voluto avere, non nei canoni in cui se l’era immaginata, ma la migliore e l’assistente più desiderabile che la vita potesse mettergli sulla strada. E da qualche tempo c’era anche Rafael, con cui aveva un rapporto diverso da quello che aveva con Merlino, non come un fratello, ma un amico che allo stesso tempo riusciva a essere presente come un famigliare (a volte anche invadente come uno zio).

Cameratesco ma silenzioso, Rafael sembrava capirlo senza usare troppe parole, come se misurasse ogni sua azione per poi dedurre quello che Nathaniel stesso non diceva. A volte il Mago aveva timore che potesse scoprire il suo segreto, se già non lo aveva fatto. O almeno, da alcuni suoi sguardi, Nathaniel aveva dedotto che avesse capito qualcosa, o meglio, che qualcosa non andasse gli era chiaro. Ma invece di avanzare domande si limitava a rimanere al suo fianco, e questo per Nathaniel significava già moltissimo. Avrebbe pure potuto dimenticarsi della maledizione che gli gravava sulle spalle, se Dorothea e Rafael gli fossero rimasti vicini per sempre.

Soprattutto quando, rientrando un po’ più tardi dal solito club, perché, insomma, era il suo compleanno alla fine e aveva ceduto a svagarsi, trovò un pacchetto incartato ad attenderlo sulla scrivania in salotto. Rimase immobile a guardarlo come fosse un qualche trucco che allo sbattere delle palpebre sarebbe scomparso, ma non successe.

“Avanti, non morde” disse una voce dalla poltrona in fondo alla stanza. Nathaniel trasalì nelle proprie spalle, trovando Rafael stravaccato a sfogliare pigramente un libro, facendosi bastare la propria vista e l’illuminazione dei lampioni esterni. Nathaniel preferì accendere almeno il lume sul tavolo.

“Perché…?” iniziò a chiedere, ma lasciò in sospeso, non sapendo neanche lui di preciso cosa intendesse domandare.

“Perché è il tuo compleanno, no? Ma se non ti sbrighi ad aprirlo sarà solo l’ennesimo anniversario della morte di Giulio Cesare” spiegò il diurno con il suo sorrisino sempiterno, senza distogliere l’attenzione dalle pagine che stava sfogliando.

Nathaniel si mosse verso il regalo senza neanche togliersi i guanti. Sciolse il nastro - che da solo sembrava costare quanto l’abbigliamento del Mago - e aprì la scatola. Dentro, tra fogli di carta velina, trovò una cravatta blu scuro in seta con un fermaglio in oro.

“Rafael, è…”

“Non ringraziarmi” tagliò corto il Diurno, incrociando finalmente i suoi occhi. Forse stava sorridendo e non ghignando come suo solito. “Anzi, buon compleanno Nath. Domani voglio vedere la faccia di Dorothea quando si accorgerà di aver dimenticato il tuo compleanno.”

Nonostante l’affermazione, detta con leggerezza, avrebbe potuto ferire Nathaniel in quanto vera, dentro era così commosso che non gli importò. Augurò la buonanotte all’amico e andò a dormire stringendo il regalo come fosse il più prezioso mai ricevuto.


sidralake: (fangirl)
Cow-t, settima settimana, M8
Prompt: Sangue
Parole: 764
Note: a Miriam, che ha creato i personaggi e ad Alexiel che ha interpretato Lionel come se fosse in corsa per vincere la presidenza <3


ExpandCena con delitto )
sidralake: (fangirl)
Cow-t, settima settimana, M6
Prompt: Prima Volta
Parole: 3113


ExpandAlla caccia di Miss Bastet )

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