Cow-T, quinta settimana, M1
Prompt: In fuga
Numero parole: 921
Rating: SAFE
Fandom: Voltron LD
Personaggi/Ship: Keith/Lance, involontaria Lance/Krolia, Shiro, Kolivan.
Note: post S8?
Sarebbe dovuto essere un capodanno tranquillo, diplomatico date le presenze extraterrestri, ma alle dieci di sera la festa era allo sbando, la musica era a palla con una playlist da balli di gruppo caraibici e qualcuno a caso - Lance, Veronica, Kinkade e Nadia - avevano tirato fuori gli alcolici in anticipo sull'ora prevista.
Un'ora e più dopo, quando Shiro, Keith, Krolia e Kolivan giunsero al party dopo aver finito con gli ultimi incarichi e riunioni di quel giorno (visto che l'universo non si poteva adeguare ai tempi dell'anno terrestre), trovarono più una festa simile a quelle delle confraternite del college che alla più famosa accademia aerospaziale della Terra - nonché sede terrestre dell'Alleanza Galattica.
Persino Iverson li accolse rosso in faccia, sollevando il bicchiere di carta a mo' di saluto.
Shiro e Keith si scambiarono uno sguardo. "Tutto bene, comandante?" provò il Capitano dell'Atlas con discrezione.
"Alla grande figlioli! Non so cosa ci abbia messo qui dentro quel mascalzone di McClain, ma devo strigliarlo di meno!"
Shiro e Keith si guardarono di nuovo. Krolia sbuffò alle loro spalle. "Voi umani reggete proprio male le vostre stesse bevande."
Due cadetti corsero davanti a loro solo coi pantaloni e rincorrendosi con un mocio a cui era stato affissa una stampella e una delle giacche bianche e nere di Shiro.
Kolivan si voltò verso l'ex paladino nero, la fronte corrugata. "È un'usanza per la fine dell'anno terrestre?"
Shiro si stava massaggiando una tempia. "Non esattamente."
"Non si può lasciare Lance da solo cinque minuti" brontolò Keith, guardandosi in giro con occhio critico e stanco, per ritrovarsi improvvisamente un braccio intorno alle spalle insieme a tutto il peso del proprietario.
"Il gatto è tornato!" era Lance stesso e lo disse gridando, ricevendo un urrà da qualche parte in mezzo alla folla. "Ce ne avete messo! Qui ci sentivamo soli senza di voi!" continuò l'ex paladino blu, agitando il bicchiere verso i nuovi arrivati, rischiando di soffocare Keith nel stringerlo.
"E hai fatto ubriacare Iverson per questo?" chiese Shiro, sollevando un sopracciglio ma anche un po' l'angolo della bocca.
Lance si portò l'indice della mano con cui reggeva il bicchiere alle labbra. "Shhh. Che non si è accorto della correzione! Continuava a dire che ubriacarsi non era decoroso, ma mi pare che anche ai nostri ospiti piaccia!" e nell'affermarlo guardò la sala dove, oltre ai componenti della Garrison, c'erano anche diversi alieni e non sembravano esattamente lucidi. "Veronica, Ryan e Nadia sono dei bartender nati! Cioè, capite? Non solo salvano l'universo, ma salvano anche le feste!"
Keith riuscì a districarsi dal braccio di Lance, la treccia tutta arruffata. Krolia stava ridendo con una mano sulla bocca e il figlio la guardò malissimo.
"Che c'è? Anche tuo padre era così quando beveva."
"Molesto?"
"Espansivo" corresse lei con un ghignetto che non le apparteneva e che sembrava intendere altro. "E simpatico."
"Oh oh!" saltò su Lance, mettendosi in mezzo. "Hai sentito la mamma, Keithy? Sono simpatico! Grazie mamma!"
Shiro dissimulò in un colpo di tosse una risata. Keith non sapeva più chi guardare con sguardo omicida. "Lance!"
"Keith!" ricambiò il compagno ubriaco, alzando il bicchiere.
"Non chiamare mia madre... mamma" farfugliò l'ex paladino rosso, rabbrividendo nelle proprie spalle.
"Geeeeelosooooo?"
"Cosa!? No! È mia madre!" Anche Krolia rise, mentre Kolivan guardava il teatrino con le labbra in una linea meno severa del solito, come se per una volta capisse la scenetta.
"Ed è una gran bella mamma!" assicurò Lance e stavolta Shiro non riuscì a fingere niente, ma all'occhiataccia di Keith si ricompose - non senza scambiare uno sguardo con Krolia stessa.
"Lance, forse hai bisogno di bere un po' d'acqua fredda" offrì il Capitano dell'Atlas.
"No no no no, neanche per scherzo! Mancano... Oh! Ma manca pochissimo a mezzanotte! E siamo ancora sobri!"
Nulla fermò Lance dal sparire e tornare, portando a tutti un bicchiere. "Pronti per il brindisi!"
Da un palco in fondo all'enorme sala si levava un altro tipo di baccano; qualcuno stava annunciando l'arrivo della mezzanotte e gridava i numeri del countdown mentre apparivano proiettati su una parete.
"Tutti insieme!" strepitò Lance, alzando le mani in aria al grido di Dieci! e continuando così per ogni numero, rischiando più volte di colpire gli altri quattro. Erano al TRE! quando gridò "Keithy non ti sento!" mettendo un braccio sulle spalle di quella che però era Krolia. "Più forte o dovrò cavarti le parole di bocca!" continuò al DUE!, e Keith ce le aveva un paio di parole da dire, ma a meno UNO! si pietrificò quando sentì il compagno dire "Però se stai zitto è più facile baciarti!"
Allo zero ci fu un'esplosione di urla e tappi di champagne. E un black out per l'ex paladino rosso quando vide Lance baciare sua madre.
"... cazzo" esalò Shiro di fianco a lui. Lance si staccò dal bacio per voltarsi verso il Capitano dell'Atlas.
"Sarebbe un buon modo di cominciare l’anno, Shiro!" esclamò per poi mettere a fuoco Keith e corrugare la fronte. "Ma come hai fatto a… stare lì?" domandò, ma un attimo dopo gli si accese una lampadina sobria in testa e si voltò, squadrando Krolia. "Ah. Oh" ingoiò il vuoto. "Ops."
"Lance, è stato un piacere conoscerti" sorrise Shiro, levando il suo bicchiere per un brindisi e scoppiando a ridere un attimo dopo al "Ti ammazzo!" di Keith, che per quanto lo urlò sovrastò il casino circostante.
Lance incespicò nei propri piedi, farfugliò un "Non era quello che volevo fare!", ma si diede alla fuga come se avesse avuto l'Imperatore Galra stesso alle calcagna.