Mar. 22nd, 2025

sidralake: (Default)

COW-T 14, terza settimana, M2

Prompt: Risonanza

Numero parole: 3887

Rating: SAFE

Note/Warning: Potrebbe essere una sorta di prequel a “Let me be with you”, l’altra mia fic con Omega!Bakugou e Beta!Deku. Ma si legge da sola volendo. Mpreg. 







Hero Dynamight! Non ha nessuna dichiarazione da fare riguardo la notizia che sta tenendo incollati agli schermi milioni di fan?

Ma che cavolo volete!? Andate a farvi una vita, comparse! Smettetela di ficcare il naso nella mia vita! E-



La TV venne spenta prima che il servizio finisse e un ringhio accompagnò il gesto, riempiendo l'improvviso silenzio.

"Se non avete altro da fare che guardare queste cazzate potete pure sloggiare dal mio salotto."

Kirishima incassò la testa tra le spalle, lanciando un’occhiata alle proprie spalle. Shinsou al contrario non alzò gli occhi dal cellulare né diede adito di essere sorpreso, mentre Shouto continuò a sonnecchiare contro la sua spalla.

"Bakugou... pensavo stessi riposando. Dovresti-"

"Pensavi male, Testa a punta."

Katsuki si liberò del telecomando lanciandolo sul divano libero, per poi dirigersi verso la cucina pestando i piedi e sbattendo un paio di armadietti.

"Non puoi farti il caffè."

La voce di Shinsou si levò senza un tono in particolare, quasi più simile a un motivetto ripetuto di controvoglia, divenuto ormai privo di reale impatto. Un reminder che fece imprecare il Grande Dio dell'Uccisione Esplosiva.

"Fatti i cazzi tuoi, Occhiaie. E che cavolo ci fai tu qui?"

"Visto che ormai monopolizzi la presenza del mio ragazzo mi tocca passare il tempo con lui stando qua."

Todoroki non diede segni di essere toccato dalla conversazione. Il suo respiro profondo continuò senza interruzioni.

"Nessuno ha chiesto allo Scemo a metà di svernare sul mio divano."

"Midoriya mi è sembrato piuttosto chiaro nella richiesta di aiuto."

"Be', Deku spara una marea di stronzate."

"Cerchiamo di stare calmi..." Kirishima si alzò, supplicando con un'occhiata Hitoshi di finirla, per poi dirigersi anche lui verso la cucina a vista. "Perché non ti siedi, Bakugou? Ti preparo la tisana allo zenzero!"

"Non voglio quel brodo."

All'affermazione, Kirishima abbozzò un sorriso tirato e sembrò contare mentalmente fino a dieci, mentre Katsuki era distratto dal fissare male gli sportelli della propria cucina come se gli avessero fatto un torto.

"Ho preso un sacco di succhi di frutta, che gusto ti andrebbe?"

"Voglio un caffè."

"Non puoi berlo." 

Shinsou non ci pensò due volte a ribadirlo e mettere il dito nella piaga. Il sorrisetto sulle sue labbra sembrò visibile anche attraverso le sole parole.

"Be', magari quello decaffeinato..." tentò di mediare Eijirou.

"Fa schifo."

"Fa schifo."

Seguì una lunga manciata di secondi di silenzio dopo la risposta all'unisono di Katsuki e Hitoshi. Mentre il secondo se la rise, il primo cacciò una bestemmia.

"Sloggia da casa mia, Occhiaie!"

"Tra un'ora, quando tornerà Midoriya. Se riuscirà a tornare..."

Pestando i piedi e superando Kirishima - che si ritrasse per evitare la collisione - Bakugou fu dietro la spalliera del divano per troneggiare su Shinsou e su Todoroki come una vedetta armata pronta a sparare a vista.

"Che vorresti dire?"

"Che se guardi fuori dalla finestra dell'appartamento te ne renderai conto da solo."

"Io... io non credo sia una buona idea..." Il tentativo di Kirishima neanche arrivò alle orecchie del migliore amico. 

Cinque secondi scarsi e Katsuki scostò la tenda per guardare attraverso il vetro. Se si fossero trovati al secondo o terzo piano probabilmente sarebbero stati raggiunti anche dall'intenso brusio che doveva animare la folla sottostante; per loro fortuna, l'appartamento era al decimo piano e tutte le comparse apparivano per lo più come punti colorati.

"Che cazzo..."

Kirishima lo tirò indietro per le spalle, richiudendo la tenda.

"Bakugou, amico, non ci pensare, ok?"

"Chi diavolo è tutta quella gente?!"

"Eeh..." sbadigliò Shinsou, muovendosi piano per scostare Todoroki e appoggiarlo contro i cuscini del divano e girarsi poi verso gli altri due senza perdere l'espressione sorniona. "Perché non provi a indovinare? C'entra con quel piccolo dettaglio che ti porti appresso" e nel dirlo, indico l'addome di Bakugou coperto da una felpa di una taglia più grande che non sembrava più così larga. "È diventato difficile da nascondere."

Una mano di Katsuki si mosse istintiva per posarsi lì dove Hitoshi lo aveva puntato e dove la curva dello stomaco era nel pieno del quarto mese.

"Che vorresti dire?"

"Bakugou, lascia perdere..." di nuovo, Eijirou tentò di mettersi in mezzo. "Ho comprato qualche snack, tutta roba che può rientrare nella tua dieta! Non hai fame?"

Ma Katsuki lo spostò di lato, facendosi di nuovo avanti per guardare dall'alto in basso l'ospite che gli aveva invaso uno dei divani.

"Quell'intervista di ieri" e Shinsou indicò col pollice la TV spenta alle proprie spalle, "pensi che sia finita lì?"

"Non ho detto un cazzo di nulla."

"Ma non c'era bisogno di dire niente quando è il tuo stato interessante che parla per te. Sei sparito dalle scene e ora ti vedono così. Il due più due è quasi stupido da fare."

"Shinsou, per favore..." lo pregò Kirishima, mentre continuava a lanciare occhiate all'amico come avrebbe potuto tenere d'occhio un conto alla rovescia i cui numeri scorrevano troppo rapidamente.

"Sono affari miei e di Deku, stop. Già voi che ronzate qui dentro siete di troppo. Ora vado a dirgli di andarsene" sbottò Katsuki senza pensarci due volte.

La combo per bloccarlo fu istintiva. Kirishima e Shinsou non si scambiarono neanche uno sguardo d’intesa, ma lo afferrarono da entrambe le braccia impedendogli di proseguire anche solo di un passo.

“Mollatemi!”

"Non è una buona idea" disse piano Hitoshi, senza alcun senso di colpa, ma più come un consiglio.

"È una pessima idea!" ribadì invece Eijirou, scuotendo la testa.

"Ma che diavolo-"

"La tua sola intervista di ieri ha già avuto una risonanza mediatica sufficiente a oscurare i nuovi pettegolezzi su Endeavor e Hawks. O sullo scandalo della Pro Tech. O su Shouto e tutte le persone che immaginano si porti a letto. E potrei citarti altre mille questioni che il tuo pancino è riuscito a mettere in ombra."

Bakugou si scrollò dalla sua presa ringhiando e snudando i canini. 

"Ti faccio esplodere, Occhiaie! Tieniti queste stronzate per te! E quei giornalisti devono levare le tende da sotto casa mia!"

"Bakugou calmati... il dottore ha detto niente scatti di rabbia, ok? Per favore" lo supplicò Kirishima.

"Sto solo riportando dei fatti." Shinsou levò i palmi in alto a sottolineare la propria buona fede. "E la cosa migliore, al momento, è starsene buoni e pensare a una dichiarazione ufficiale che plachi le fantasie che la gente si starà sicuramente facendo."

"Che diavolo intendi?"

Hitoshi sembrò improvvisamente stanco alla sola domanda. Lanciò un'occhiata verso Shouto che dormiva tranquillo e poi tornò a guardare negli occhi l'ex compagno di scuola biondo.

"Fatti un giro online, non si parla di altro. Credi che riguardi te e Deku? Deku non lo stanno neanche prendendo in considerazione. Pensano che il danno lo abbia fatto lui" e indicò indolente il rampollo di casa Todoroki che ronfava, "per via della vostra storiella del liceo. E perché è più sensato che un Omega in dolce attesa stia con un Alpha e non un Beta. E anche perché stiamo facendo la spola tra casa nostra e casa tua a giorni alterni, ma io sono pressoché invisibile all'opinione pubblica."

Il sorriso con cui concluse il discorso sembrò cozzare del tutto col contenuto dell'affermazione, quasi come se trovasse divertente essere scartato dall'equazione nonostante il suo ragazzo fosse etichettato come padre del bambino.

"Sono solo una marea di puttanate."

"Non sono in disaccordo, ma allo stato attuale delle cose andare giù a sbraitare ai giornalisti rischierebbe solo di fare peggio. E non hai bisogno di sbalzi di pressione e di finire al pronto soccorso. Quindi... io accetterei quegli snack, Kirishima."

"Eh?" Eijirou cadde dalle nuvole, sentendosi nominare. "Oh, sì! Ne ho presi un sacco! Bakugou vuoi qualcosa?"

"Non cambiate discorso!"

"Fai anche la tisana allo zenzero. Anzi, ti do una mano" continuò Shinsou, sordo alle proteste di Bakugou. "Se Midoriya riuscirà a superare i giornalisti, forse dovremmo fargli trovare qualcosa da mettere sotto i denti. Sarà una giornata lunga e il turno di notte non deve essere stato bello con tutto il trambusto delle notizie."

"Eh, Mina mi sta tenendo aggiornato..." sospirò Kirishima, sventolando il cellulare. "Dice che una bomba così non la sentiva da parecchio e che le foto di Bakugou sono davvero ovunque..."

Katsuki li fissò senza parole. 

"Ohi! Mi state ignorando!?"

Shinsou gli passò di fianco per raggiungere la cucina. 

"Sarebbe bello riuscirci, ma persino le previsioni meteo parlano di te e prevedo lo faranno ben oltre il parto. Spero solo che nasca coi capelli verdi, così lasceranno in pace Shouto."

"Io penso che sarà biondo! O bionda!” Kirishima non perse un secondo a seguire il nuovo filo della discussione. “Forse con gli occhi verdi, che dici?"

“Basta che abbia qualche tratto distintivo di Midoriya così anche i complottisti si metteranno l’anima in pace.” 

"... io vi ammazzo sul serio. Smettetela di parlare come se non ci fossi!"




Tre ore più tardi Deku si accasciò nell'ingresso dell'appartamento di Bakugou.

"Sono... sono tornato" biascicò come un moribondo, districandosi dai manici del borsone che ormai si portava ovunque con la tuta da Hero, un cambio pulito, almeno due da lavare che puntalmente si dimenticava e il necessario per dormire fuori casa, fosse in Agenzia o lì da Katsuki.

"Non ci speravo più di vederti. I giornalisti ti hanno placcato di sotto?"

Shinsou gli si accucciò davanti, guardandolo come avrebbe guardando un cucciolo abbandonato per strada.

Izuku si stropicciò gli occhi e tentò di mettere a fuori l'amico.

"Ho fatto il giro dell'isolato... e sono passato dai tetti..."

Mind Jack sollevò le sopracciglia, commentando dapprima con un mmh pensieroso.

"E ci hai messo due ore in più?"

Deku sospirò e scosse la testa, appoggiandosi al muro del corridoio.

"Hanno rapinato una banca mentre tornavo e i rapinatori hanno provocato un incedente all'incrocio dove stanno costruendo il nuovo palazzo e per via del traffico l'ambulanza stava tardando, quindi ho portato i feriti al pronto soccorso. Ho incrociato l'agente Sansa per la deposizione e... e poi mi ha chiamato la signora Bakugou."

"Oh..." Shinsou corrugò la fronte, indeciso su come interpretare il tono sfinito dell'amico. "Problemi con la futura suocera? Immagino abbia saputo anche lei che il mondo sa..."

"Non può uscire di casa per via dei giornalisti. E Kacchan non le risponde al telefono."

"Prevedibile..." Hitoshi si tirò in piedi, allungando poi la mano all'amico. "Kirishima è di là con lui, è un momento piuttosto no. È stato irritato tutta la mattina, ha vomitato e poi ha avuto un capogiro. In realtà niente di diverso dal solito."

Sul viso di Deku si rincorsero i sensi di colpa e l'inevitabile consapevolezza che la situazione sarebbe potuta anche peggiorare.

"Forse... forse è meglio se torno a casa mia" esitò, anche se afferrò la mano di Shinsou per aiutarsi a rimettersi in piedi.

"Lo vuoi un consiglio?"

"... sì?"

"Ormai è tardi, affronta la cosa. La frittata l'avete già fatta mesi fa e ora non ha senso rimandare l'inevitabile." Hitoshi fece spallucce. "Questa storia sarebbe venuta a galla prima o poi. Finora Bakugou ha nascosto la cosa e non è ancora cosi evidenti a conti fatti, ma tra un mese o due?"

Con le mani imitò la forma piena di un pancione immaginario, facendo poi una smorfia all'idea.

"È successo. Qualcuno si è fatto due conti, i siti di gossip hanno alimentato la cosa e ora manca solo che ufficializzate la cosa. E fatelo il prima possibile. Non è più divertente leggere i post delle fan del tuo ragazzo e del mio ragazzo che fantasticano su quirk esplosivi di ghiaccio, capelli metà biondi e metà rossi e combinazioni varie..."

Izuku incassò la testa tra le spalle.

"Mi dispiace."

Shinsou gli diede un colpetto col pugno chiuso.

"Ma smettila. Un giorno ci rideremo su. Adesso pensiamo al pranzo e a capire la prossima mossa, ok?"

Midoriya prese un profondo respiro e si staccò dal muro, annuendo.

"Grazie. Davvero. Non so come sdebitarmi."

"Oh, tranquillo. Mi farò venire in mente qualcosa."



"... che cazzo ci fate tutti qui?"

"Ehi, Bakugou! Alla buon'ora!" Mina fu la prima a salutarlo, occhiali sul naso, penna di un tablet in mano sventolata come la bacchetta di un professore d'altri tempi. "Qui stiamo lavorando per te, sarebbe carino che ci degnassi della tua presenza! Come stai?"

Ma Katsuki non la stava già più calcolando perché il suo sguardo aveva individuato la presenza al suo fianco, ossia Izuku, che aveva tentato di farsi piccolo piccolo, desiderando sparire nel divano.

"Abbiamo portato dei mochi, ti vanno?" continuò Ochako, alzando la confezione già abbondantemente attaccata, ma anche lei fu ignorata.

"Quando diavolo sei tornato."

Il fatto che Bakugou non pose la frase con l'inflessione di una domanda fece chiusere ancora più a riccio Deku.

"Ecco... poco prima di pranzo."

Gli altri si zittirono, lanciando occhiate l'uno all'altro, non nuovi a quegli scambi, tanto che Ashido tornò al tablet e ai suoi appunti, Uraraka sospirò riappoggiando la scatola di Mochi e Shinsou sbadigliò, continuando ad accarezzare i capelli di Todoroki ancora addormentato, ma con la testa sulle sue gambe.

"Sono le tre" fece presente Katsuki e con un tono che avrebbe potuto mietere la vita a qualcuno.

"... stavi riposando, non volevo disturbarti" si scusò Deku, senza guardarlo negli occhi. "Come ti senti?"

"Dov'è la tua roba?"

Più di uno sguardo incuriosito fissò l'Omega.

"N-Nel borsone. L'ho lasciato in ingre- Aspetta!" Deku balzò in piedi in un lampo quando vide l'altro marciare verso la borsa, chinarsi e tirarla su. "Faccio io! Non-"

Una piccola esplosione fece sobbalzare tutti in salotto - tranne il bell'addormentato.

"Ka-Kacchan..." Deku si era scostato appena in tempo dal beccare la deflagrazione in faccia. "Non d-dovresti usare i-il quirk..."

"Non metterti in mezzo! E non dirmi cosa fare!" sbraitò l'altro, facendo dietro fronte e puntando alla zona notte. "Vado a fare la lavatrice."

Arruffato e trafelato come chi è stato buttato giù dal letto, Kirishima apparve sull'ingresso delle camere e si appiattì contro lo stipite per far passare Bakugou.

"Che... che cos'era quel botto? Va tutto bene?"

"Alla grande" ringhiò Katsuki e sparì definitivamente in corridoio.

"Ben svegliato, amore" cinguettò Mina, sporgendosi dal divano. "A casa non ci torni, ma col tuo migliore amico ci dormi, eh? Oh, ho fatto la rima!"

"Oh... come mai sei qui?" chiese Eijirou avvicinandosi, anche se incespicò nei piedi nel tentativo di sbirciare Katsuki. Ashido lo afferrò per le guance stampandogli un bacio sulle labbra.

"Sono qui a risolvere i casini della nostra coppietta gossip del momento."

"Uhm?"

"Deku e Bakugou dovrebbero rilasciare un annuncio ufficiale su... ecco, sullo stato delle cose?" tentò Ochako, mentre si spostava per fare spazio a Izuku che tornò a sedersi con loro sui divani.

"Per mandare via i giornalisti di sotto?" Anche Kirishima prese posto.

"Bastasse questo" sbadigliò Shinsou. "Tutte le volte che Shouto smentisce di avere una relazione con questo hero o con quella heroine mica se li toglie dai piedi."

"Ma perché la gente lo ha capito che Todoroki sta con qualcuno!" lo rimbeccò Mina, spingendosi gli occhiali sul naso. "Il pubblico non è scemo, soprattutto quando si tratta dei propri idoli! E da quando state insieme sorride molto di più!"

Hitoshi abbassò gli occhi sul proprio ragazzo e sul suo viso rilassato e dormiente, che andò ad accarezzare con le dita. Le palpebre di Shouto fremettero appena; Todoroki spinse la guancia contro il palmo di Shinsou, accennando proprio a uno di quei sorrisi citati da Ashido e che fecesso arrossire leggermente Mind Jack. 

"Aaawww!" e seguì l'inquivocabile click di una macchina fotografica. "Questa me la rivenderò quando finalmente vi deciderete a far sapere al resto del mondo quanto siete carini."

"Quando mi sarò abituato all'idea di avere Endeavor come suocero" bornottò Shinsou, tornando ad appoggiarsi allo schienale e massaggiandosi le guance ancora rosate. "Torniamo alla vera questione" e nel dirlo puntò lo sguardo su Midoriya.

Midoriya che si abbandonato sul divano come un martire in attesa della lapidazione. Quattro paia d'occhi lo fissarono per poi fissarsi tra loro.

"Deku... non è così tragica, ok?" tentò Ochako, dandogli una gomitata affettuosa per smuoverlo. "Tanta pazienza con Bakugou e tanti sorrisi con i giornalisti, ok? È una bella notizia in fondo!"

"Uraraka ha ragione! E non siete i primi Hero a diventare genitori!"

"E qui ti sbagli, amore" lo riprese Mina, alzando l'indice e muovendolo in aria a segnalare un chiaro no. "Midoriya e Bakugou non sono mica come gli altri! Stiamo parlando dei due pupilli di All Might! Del Simbolo della Pace e dell'Omega che sta puntando a diventare il numero uno! La loro prole sarà la più chiacchierata di sempre!"

"Oddio..." Deku si premette i palmi sul viso, inspirando forte. "Non stiamo neanche insieme..."

Gli altri quattro si scambiarono uno sguardo esasperato, roteando gli occhi al soffitto.

"Questione opinabile, ma ce ne occuperemo un'altra volta" concluse Shinsou. "L'importante ora è capire come dire al mondo che il padre del bambino sei tu, giusto?"

Mina sorrise come se le avessero chiesto di parlare della sua cosa preferita.

"A questo proposito ho buttato giù qualche piano d'azione!" Nel dirlo, recuperò dal tavolino tra di loro il proprio tablet, ruotandolo in orizzontale e mostrandolo agli altri. Ochako si premurò di togliere le mani di Izuku dalla sua stessa faccia e fare in modo che seguisse.

"Piano A!" annunciò Ashido, facendo scorrere la slide. "Detto anche il piano "è tutto nuovo per noi e vorremmo viverci serenamente l'evento. Per favore, sosteneteci"! La cosa migliore sarebbe che a parlare fosse solo Midoriya con la sua espressione più innocente ed emozionata! Poi ogni tanto postare qualche foto contentino così che il pubblico abbia qualcosa da consumare nei prossimi cinque mesi!"

"... lo trucchiamo per togliergli le occhiaie prima, sì?" si interessò Shinsou, fissando l'amico che sembrava a un passo dal prendere appuntamento col becchino.

"Piano B!" continuò Mina, passando alla slide successiva. "Ossia "è una situazione delicata, vi chiediamo di avere pazienza e fare il tifo per noi in silenzio". Personalmente non mi piace perché fa leva sul senso di colpa dei fan, ma forse per Bakugou potrebbe essere una buona alternativa. Se fosse Midoriya a spiegarlo dovrebbe far trasparire la serietà della situazione, ma girando intorno ai dettagli."

"Detto così mi da l'idea che qualcosa debba andare male..." mormorò Ochako poco convinta e Izuku, al suo fianco, contrasse l'espressione con il chiaro pensiero figurato di qualcosa che andava effettivamente male.

"... altre opzioni?" chiese e Ashido fece subito scorrere il dito sul display.

"Piano C! Una dichiarazione con entrambi! Anche tramite video o foto sui social per evitare domande, ma dove vi mostrate contenti e magari con il lettino del bimbo già montato e la cameretta pronta! Insomma, un modo per far vedere che anche se non era programmato è tutto pronto, siete pronti, state solo aspettando il lieto evento!"

Mina si era infervorata al punto da essere saltata sul divano e Kirishima si premurò di tenerla stabile.

"Il punto a sfavore è che riceverete davvero una valanga di commenti, domande, sparate gratuite e cosacce del genere" concluse, risedendosi, ma in braccio al proprio ragazzo. "È davvero una noia, ma se volete posso gestire un po' i vostri social!"

Alle sue spalle, Kirishima sudò freddo e fece cenno di no con la testa. Non che Midoriya stesse davvero prendendo in considerazione la cosa o diede segno di aver capito anche solo una sillaba del discorso. Stava fissando il vuoto e Shinsou si scambiò un'occhiata di intesa con Ochako.

"Ehm... Deku? Tutto ok? Vuoi fare una pausa?" domandò la ragazza, posandogli la mano sul ginocchio.

"Io..." Izuku deglutì. "Noi... ecco... non ho idea di cosa fare. Non so proprio come... io e Kacchan... non doveva su-"

"Midoriya, stop."

Deku alzò lo sguardo sgranato su Shinsou come tutti gli altri. Anche se non aveva realmente usato Lavaggio del cervello l'effetto sembrò lo stesso.

"Sei stanco e sono sicuro che non pensi ad altro tutto il giorno, vero?"

Izuku annuì mortificato. Ochako gli strinse con affetto la mano, sorridendogli in un modo che dicesse va tutto bene.

"Il discorso adesso sarebbe lungo e richiederebbe che tu avessi almeno sette ore piene di sonno addosso, quindi andrò con la versione abbreviata: non stai dando abbastanza fiducia a te, a Bakugou e al vostro rapporto."

A Kirishima vennero gli occhi lucidi e annuì con vigore insieme ad Ashido e Uraraka. Deku trattenne il fiato.

"Lo so che hai paura e vedremo come affrontare questa cosa, ok? Siamo tutti qui per aiutarvi."

Come a confermare il proprio sostegno, Todoroki scelse quel momento per russare più forte, cogliendo tutti di sorpresa e stemperando l'atmosfera. Midoriya aveva gli occhi lucidi e Mina passò a lui e a Kirishima un paio di fazzoletti, ridacchiando.

"Avete finito di fare i piagnucoloni e i piantagrane?"

"Kacchan!" Deku saltò a molla, voltandosi verso la porta della zona notte. Bakugou era appoggiato allo stipide, braccia incrociate e l'aria di qualcuno deciso a prendere in mano la situazione. Non aveva più la felpa della mattina, ma una maglietta molto più semplice e che delineava la curva del ventre. C'era, era innegabile, ma era ancora piccola.

"Ma tu ti svegli mai dal lato giusto del letto?" buttò lì Shinsou, ricevendo in risposta un dito medio mentre Katsuki faceva il giro del divano dalla parte di Deku.

"In piedi" ordino, ma Midoriya sembrò troppo stordito per dargli retta, così l'altro lo afferrò per il braccio e lo tirò su.

"Ba... Bakugou!?" Ochako e Kirishima si allarmatoro all'unisono quando videro il padrone di casa trascinare via l'amico. Mina e Shinsou seguirono in silenzio, finché tutti si sporsero dai divani quando Katsuki puntò al terrazzo.

"Che succede...?" Anche se Shouto si svegliò in quel momento non ci fu il tempo di dargli retta.

La porta finestra fu aperta di malagrazia, ma neanche si sentì il rumore del vetro che vibrò, non quando Bakugou diede voce ai polmoni. 

"Ohi, comparse!"

"Ka-Kacchan che vuoi fare!?"

Anche se i giornalisti accampati al piano della strada iniziarono ad agitarsi e parlare, da dove si trovavano i due Hero non si sentì quasi nulla, ma gli obiettivi di telecamere e macchine fotografiche furono tutti puntati verso l'alto.

"Flash news! Aprite le orecchie perché non mi ripeterò: volete sapere che succede, eh? Succede che questo deficiente ha fatto centro!"

"Ka... Kacchan" esalò Deku, tentando di coprirsi il viso in fiamme con le mani, ma Katsuki lo strattonò per un braccio per tenerselo al fianco.

"Sì, è un Beta ed è il padre dello sgorbietto che mi porto appresso, contenti?"

Qualcuno da sotto provò a urlare delle domande, ma non si capì nulla e Bakugou andò avanti.

"Ora che sapete come stanno le cose smammate o darò la colpa agli ormoni per-"

"Kacchan va bene così! Hanno capito!" intervenne Izuku, tirandolo indietro.

"Deku lasciami parlare! Questa gente non capisce se non la minacci!"

"Kacchan! Basta!"

Intanto, dentro il salotto, Shinsou continuò a osservare la scena come fosse stato al cinema e sembrò l'unico davvero rilassato.

"... dovremmo fermarli?" domandò Kirishima e Ochako scosse la testa, alzando le mani. 

"Perché Bakugou sta urlando?" domandò Todoroki sbadigliando.

"Te lo spiego dopo." Hitoshi stirò un sorriso divertito. "Ehi, Ashido... questo era il piano D?"

"Ah, cavoli loro ora" borbottò la ragazza, incrociando le braccia.

"I loro problemi diventano sempre i nostri, ricordate? I casini sono appena iniziati."

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COW-T 14, terza settimana, M1

Prompt: Lista di istruzioni (ricetta)

Numero parole: 547

Rating: SAFE

Note: Devil Devil mi manca sempre, sob




TORTA DI MELE DI ZIA LUCILLA

(riveduta e corretta da Esme) 

questa ricetta è sacra e segreta, te la lascio solo perché sei mio fratello (purtroppo) e perché voglio vedere se sei capace di mettere insieme quattro ingredienti e seguire due indicazioni senza fare disastri. 

e se non vuoi farla a me, falla per la mamma allora 

(se la fai a Henry sappi che diventerò il tuo incubo peggiore)

non fare esplodere la cucina (o forse sì, così magari la facciamo nuova finalmente)


Ingredienti: 

  • 2 mele Golden Delicious non troppo mature (non fare la torta se non le trovi)
  • 3 uova medie a temperatura ambiente
  • 150 gr di zucchero bianco (ma io preferisco quello di canna)
  • 50 ml di latte intero
  • 60 gr di burro 
  • 300 gr di farina 00
  • 16 gr di lievito per dolci (quello di marca)

Per farla venire da leccarsi i baffi aggiungi:

  • 1 bacca di vaniglia
  • 2 cucchiai di Grand Marnier (lo trovi in salotto, nello sportello sotto la tv)
  • 2 cucchiai di gocce di cioccolato amaro
  • cannella (vai a occhio… se ne sei capace)
  • zucchero a velo
  • gelato alla crema per guarnire e panna (E PANNA, non O PANNA. La panna è fondamentale) 


Nota: usa le ciotole di ceramica della mamma, quelle sopra i fornelli. 

Nota 2: se non trovi la bilancia al solito posto sopra il frigo, guarda nella serra della mamma e non farti domande, ma puliscila prima di usarla. 

Nota 3: sai cos’è un leccapentola sì? prendilo nel cassetto sotto il fornello


Procedimento:

  • Per primissima cosa accendi il forno a 180° così tempo che finisci sarà a temperatura
  • In una delle ciotole grandi rompi le uova e mescolale usando la frusta elettrica (è vecchia, a volte fa rumori strani, ma se senti un ronzio stacca tutto e fai a mano!)
  • Continua a mescolare e aggiungi lo zucchero, il latte a filo e per finire il burro sciolto (sai usare un microonde, sì?) 
  • Per aggiungere la farina devi usare il setaccio (ultimo armadietto a destra), cerca di non imbiancare tutto. Poi versa il lievito e amalgama tutto per un impasto senza grumi. 
  • Ora sbuccia una delle mele (una, se no l’altra ti diventa nera) e tagliala a dadini. Metti tutto nell’impasto e finisci aggiungendo i semi di vaniglia (sai come si fa, sì? Cerca un tutorial su youtube), il liquore, le gocce di cioccolato e una bella spolverata di cannella! Mescola tutto.
  • Prendi la teglia tonda per dolci che sta sotto al forno, ungila col burro e la farina (se vuoi fare le cose per bene, oppure usa la carta forno, ma è da deboli) e versaci l’impasto. 
  • Sbuccia l’altra mela e poi tagliala a fettine sottili per decorare la superficie. L’effetto finale sarà tipo una rosa (ma conoscendoti sarai capace di fare storta anche questa). Concludi con un po’ di zucchero (meglio di canna) e inforna!
  • Ci metterà circa 40 o 45 minuti a cuocersi, controlla che non si brucino le mele sopra, devono dorarsi. Usa uno stuzzicadenti per capire se dentro è cotta. 
  • Per finire, indovina… lasciala raffreddare per bene prima di provare a tagliarla. Se avrai seguito tutte le mie istruzioni come una persona normale la cucina avrà un profumo fantastico alla fine. 
  • Quando me la porterai, decorami la fetta con il gelato e la panna!
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COW-T 14, terza settimana, M1

Prompt: Lista di istruzioni (ricetta)

Numero parole: 458

Rating: SAFE

Note: ispirato all’episodio 2 della prima stagione di link click, forse l’unico che finisce bene e non è così tragico :°) 








Ricetta per LA SCODELLA DORMITORIO MASCHILE by Cheng Xiaoshi ❤

è così facile che puoi riuscirci anche tu Lu Guang!

ci vogliono 30 minuti, 10 a preparare e 20 a cuocere (ma se sei tu facciamo anche 40) (20 a preparare e 20 a cuocere! saresti capace di far scuocere i noodles!) 

se devi comprare gli ingredienti vai al market sulla seconda strada che ha i prezzi migliori 

ti serve la pentola quella medio-larga

tieniti le scodelle a portata di mano! 

SE TI TAGLI HO MESSO I CEROTTI NEL PRIMO CASSETTO!!


Ingredienti (per me e te):

  • noodles (150 gr, ma anche 200 se abbiamo fame) (se usi i you mian tvb) 
  • 1 mazzo di pak choi (il signore del market di dirà bok choy, ma è la stessa cosa, insomma ti serve il cavolo)
  • 2 cipollotti (NON CIPOLLE)
  • 2 uova
  • aglio (non esagerare)
  • zenzero (come sopra) 
  • 1 litro di brodo (lo trovi congelato in freezer)
  • salsa di soia
  • un cucchiaio e mezzo di vino per cucinare (se ce lo abbiamo)
  • olio di sesamo (ma poco)
  • un pizzico di zucchero (piz-zi-co!)
  • tocchettini di carne di maiale (quello che possiamo permetterci, sennò usa il pollo) 
  • tutto il tuo affetto per me ❤ 

E ora di cucinare! Per la preparazione:

  • comincia con il brodo, mettilo a scongelare o a scaldare se l’hai comprato
  • intanto lava bene il cavolo e taglialo a metà (ricordati di levare le foglie esterne rovinate!)
  • taglia i cipollotti
  • schiaccia gli spicchi d’aglio per aprirli e poi taglia lo zenzero (ripeto: non esagerare!)
  • aggiungi al brodo in ordine: l’aglio, lo zenzero, la salsa di soia, il vino, l’olio di sesamo e lo zucchero. Lascia a bollire! Ci vorranno 8-10 minuti, ma non ti distrarre
  • prepara il maiale (o il pollo) come ti ho fatto vedere l’altra volta (se non te lo ricordi, ti ho lasciato le ricette attaccate al frigo) 
  • quando il brodo bolle, metti i noodles. BASTANO 5 MINUTI DI COTTURA! 
  • appena pronti, mettili nelle scodelle con la pinza
  • aggiungi il cavolo tagliato al brodo e lascialo sbollentare per un po’ 
  • prepara le uova per il topping! (o sode o all’occhio di bue, come ti piace di più! ma se le vuoi sode falle per prime! ma non dimenticartele, devono essere cremose all’interno!) 
  • intanto aggiungi la carne ai noodles e poi pian piano con il mestolo versa il brodo nelle scodelle
  • per finire metti il cavolo (scolalo un po’), il cipollotto tagliato e vuolà! 

ps: mi sono dimenticato, se viene Qiao Ling a cena fai 250 grammi di noodles, andranno bene (tanto poi dirà che la facciamo ingrassare) e metti meno aglio che sennò poi si lamenta di tutto. E mezzo uovo! 

pps: se vengono buoni mi occupo delle prossime due lavatrici, quindi impegnati!!


April 2025

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