Cow-T, terza settimana, M1
Prompt: Gen/Fluff/AU
Numero parole: 1760
Rating: SAFE
Fandom: Voltron LD
Personaggi/Ship: un po’ tutti (i buoni)
Note: Coffeeshop!AU
Il disastro fu evitato per un soffio dai riflessi di Keith.
Non solo afferrò Lance per il polso, facendogli capire con un "Non farla cadere!" abbaiato cosa dovesse fare di lì a zero virgola due secondi, ma riuscì anche a evitare che la cioccolata calda e i pancakes grondanti sciroppo d'acero si infrangessero sul pavimento - chi li avrebbe più puliti poi?
Ma cos'era successo? Dal resoconto che Keith fece pochi minuti dopo nella sala dipendenti, raccontò di aver solo scorto con la coda dell'occhio qualcosa che non andava in Pidge, un inclinarsi innaturale su un lato. Vedendo come i piatti che aveva in mano le stessero scivolando, scattare era stato un attimo. Lui aveva afferrato l'ordinazione, e nel mentre aveva letteralmente lanciato Lance a prendere Pidge al volo prima che cadesse a terra. Un gioco di squadra improvvisato, ma che aveva evitato una tragedia.
Il tutto era avvenuto dietro al bancone del Voltron Cafè come uno spettacolo improvvisato a cui gli avventori del mattino, con occhiate curiose, e sporgendosi dai propri posti, avevano assistito. Dopo un lungo silenzio di immobilità generale, in cui Keith aveva continuato a fissare la cioccolata con panna ondeggiare ancora pericolosamente nel bicchiere con un'occhiata perentoria che sembrava dire non ti azzardare a strabordare, e in cui Lance ancora cercava di capire come fosse finito dal banco ciambelle a tenere una Pidge svenuta tra le braccia, Allura riparò alla situazione con uno squillante "Assaggio di zabaione gratis per tutti! Sedetevi comodi ai tavoli e ve lo serviremo tra pochissimo!"
Nel mentre che Romelle si destreggiava tra i tavoli con i suoi pattini a portare le monoporzioni promesse dalla titolare, e Shay teneva d’occhio il bancone col suo sorriso a cui non si poteva fare uno sgarbo neanche col pensiero, il resto del personale del Voltron Café si spostò nel retro.
Lance appoggiò adagio Pidge sul divano, tastandole la fronte e la nuca con la sicurezza maturata dall’abitudine di tre nipoti facili ad ammalarsi. Scottava.
"Ok, ha la febbre" constatò.
"Oh no!" dissero all'unisono Hunk e Allura.
"E nessuno se ne è accorto quando è arrivata stamattina?" brontolò invece Keith a braccia incrociate. "Dobbiamo chiamare Matt?"
"Ha due esami oggi, fino a stasera avrà il cellulare spento" spiegò Shiro, scuotendo la testa.
"Qualcuno può portarla a casa" suggerì Hunk.
"Ok, ma poi rimarrebbe da sola? Oggi abbiamo il pienone, non possiamo assentarci" ribatté Keith.
"Sto bene" farfugliò in quel momento Pidge, cercando di tirarsi su a sedere, ma ricadendo sul divano un attimo dopo con un verso frustrato.
"Sì, stai una favola" fu il commento sarcastico di Lance. "Qualcuno va a prendere il cuscino e le coperte nel ripostiglio? E abbiamo rifornito il kit medico o…?"
Qualche minuto dopo, Pidge era infagottata sul divano come un piccolo burrito, con una pezza d'acqua fredda sulla fronte, ma nessuna medicina pronta da prendere. Il resto della crew era in piedi a cerchio poco distante per capire come agire.
"Ok, questo è l’obiettivo: sono solo le nove del mattino e dobbiamo resistere con una persona in meno fino a stasera."
"Mmpff princess, con chi credi di parlare? Potrei gestire quella sala di là anche da solo o con una mano legata dietro la schiena" sparò Lance, elogiandosi da solo e passandosi le unghie di una mano sulla divisa con un sogghigno. Tutti lo guardarono per niente convinti e lui rincarò. "Non mi credete? I clienti mi adorano, non come con Keith."
"Ehi! Sono veloce, non come te che flirti con tutti e perdi tempo!"
"Sì, ma di chi sono tutte le belle foto instagram che i clienti fanno e in cui ci taggano, accrescendo la nostra popolarità?"
"E intanto fai ritardare gli ordini in cucina."
"Ok, basta voi due" intervenne Shiro, scuotendo la testa. "Non è il momento. Suggerisco di ridividerci i compiti e coprire il ruolo di Pidge a turno. Esclusi Hunk e Shay che hanno già il loro gran da fare in cucina."
Ma Allura lo ascoltò solo di striscio; stava ancora occhieggiando Keith e Lance con un sorrisetto poco rassicurante in viso. "Oh, in effetti, chi di voi due potrebbe essere il migliore oggi a gestire la sala senza Pidge?"
I due ragazzi si scambiarono uno sguardo di sfida per poi scattare con la testa verso la titolare. "SARÒ IO IL MIGLIORE!" esclamarono insieme. Shiro e Hunk si sbatterono entrambi un palmo in faccia.
Dalla porta che dava sul retro si affacciò Romelle, trafelata e con un po’ il fiatone.
"Hello, ragazzi? Avete finito? Qui ho bisogno di una mano!"
"Arriviamo!" e Allura di nuovo si rivolse alla sua squadra. "Keith e Lance si occuperanno degli ordini in sala. Romelle starà al bancone per le bevande calde, Shiro a quelle fredde e io in cassa, con la possibilità di aiutare entrambi se servisse" dispose, guardando ognuno di loro. "Tutto chiaro? Perfetto. Hunk, tra te e Shay devo chiedervi in caso di portarci le ordinazioni al volo se non rispondiamo subito, ok? Dovreste fare un po' avanti e indietro da soli."
"Nessun problema, princess!"
"Bene squadra, andiamo!"
Fu una giornata lunghissima. Per quanto Lance avesse fatto lo sbruffone sul fatto di cavarsela da solo, già all'ora di pranzo avrebbe supplicato per buttarsi a sedere cinque minuti, ma vedere come Keith perseverava, lanciandogli ogni tanto qualche piccolo ghignetto, soprattutto quando due belle ragazze gli chiesero di fare una foto insieme, lo spronarono a continuare a denti serrati.
Nel frattempo, nonostante il pienone che sembrava solo aumentare - il martedì era sempre un giorno infernale - tutti riuscirono a turno ad andare a controllare Pidge, sfruttando i pochi minuti di pausa che avevano.
La ragazza passava da un semi stato di incoscienza a un altro in cui proprio non riusciva a dormire, ma solo rabbrividire per i sintomi; era in quei momenti di parziale lucidità che si trovava di solito qualcuno di fianco con un sorriso, a dirle qualcosa di carino e a tirarla su.
Shiro fu il primo, portandole un bicchiere d'acqua e un paio di pasticche che Allura aveva fatto arrivare dalla farmacia in fondo alla strada in cambio di un caffè a portar via per tutti i farmacisti. L’amico la aiutò a mandarle giù, massaggiandole la schiena.
"Voglio andare a casa e rintanarmi a letto con la playstation" mugugnò la ragazza contro la spalla Shiro. Lui la strinse con un sorrisetto divertito e paziente.
"Tu e Matt su questo siete proprio diversi" rise appena. "Quando lui sta male sembra una specie di polipo che non ti lascia andare e non ha la forza di fare niente se non lamentarsi."
"Matt è una piaga" brontolò lei, per poi ripetere di voler andare via.
"Resisti fino a stasera. Stare a casa da sola con questo febbrone non è il massimo."
Lei si lamentò ancora, ma si arrese.
Un tempo indefinito dopo, riprese i sensi quando sentì Keith e Lance battibeccare.
"Ora non te la tirare perché due clienti carine ti hanno chiesto la foto e lasciato il numero. Ho una rubrica piena di queste cose, tsé. E poi sei gay, manco fosse stato un tipo carino..."
"Oggi però ancora nessuno ti ha filato" rincarò Keith sghignazzando ed esibendo un dito medio.
"Oh mio dio, sto così male che Keith è diventato etero e Lance è... Lance" mugugnò Pidge.
L'entusiasmo dei ragazzi nel vederla riprendersi scemò all'istante.
"Bell'amica" sbottò Lance, incrociando le braccia.
"Ti abbiamo salvata!" esclamò Keith disorientato. "Abbiamo fatto gioco di squadra!"
"Ti ho tenuto tra le braccia. Abbiamo avuto un bonding moment" scimmiottò Lance, facendo le virgolette con le mani e beccandosi un'occhiataccia cocente dal collega.
Pidge li guardò entrambi con una sufficienza che si perdeva però nel viso rosso, e a sua volta alzò le mani per virgolettare e fare un’imitazione di Lance con un "Non ricordo, non è successo."
"Perché sto sprecando la mia pausa qui con voi?" sbottò Keith, girando per andarsene, ma Lance lo fermò per il braccio, scuotendo la testa.
"Non possiamo dargliela vinta, ricordi?"
Entrambi si voltarono verso Pidge, che arretrò finché poté contro la spalliera del divano. "Che diavolo avete in mente?"
Prima che potesse pensare a qualsiasi cosa, entrambi i ragazzi le furono a fianco e - anche se Keith era molto titubante, ma si attenne al piano - la abbracciarono.
"Ti perdoniamo Pidge, per essere un gremlin sarcastico e acido. Sappiamo che è un momento difficile, ma siamo qui per te! Non sentirti in debito" dichiarò Lance, pieno di pathos e cercando di non ridere. Keith si stava mordendo il labbro per non fare altrettanto e borbottò solo un "Prego, per stamattina" molto al limite.
Pidge nascose il viso tra le mani. "Spero vi prenda la peste a voi due idioti."
E i due scemi corsero via prima che lei potesse lanciargli contro il cuscino.
La terza visita, quando la febbre si stava abbassando finalmente e si avvicinava l'ora in cui Matt avrebbe riacceso il cellulare, fu di Allura e Hunk.
"Sicura che non ti possa cucinare qualcosa?" insistette Hunk con una faccia da cucciolo bastonato, ma Pidge scosse la testa.
"Mangio a casa, e se devo vomitare lo faccio lì. Così Matt impara a essere irraggiungibile."
Gli altri due sorrisero ridendo. Allura si sedette di fianco a Pidge, abbracciandola e lei cercò di ritrarsi.
"Rischi di ammalarti. Già per colpa mia oggi e domani dovrete coprirmi, ma se ti sentissi male anche tu sarebbe la fine!" protestò.
"Siamo una squadra!" insistette Allura. "Se qualcuno di noi non ce la fa, lo copriamo. Sono cose che succedono."
Pidge scosse la testa, mogia. "Non voglio essere un peso."
Sia Allura sia Hunk sembrarono esprimersi in un aawww in contemporanea pieno di cuori figurati, e anche Hunk la abbracciò.
"Sei un gremlin così carino" commentò il pasticcere e Pidge sbuffò, ma non si sottrasse alle coccole.
"Per favore, tenetemi lontani Keith e Lance" supplicò.
Entrambi risero.
Pidge tornò al Voltron cafè due giorni dopo, per trovare un cartello con scritto "Chiuso per malattia".
Voltron Cafè Supersweet Squad group chat:
Pidgeon:
- Gente, siete seri?
Cream Blue:
- ... tu quoque, untrice...
Fire Shot:
- sapevo che abracciarti era una pessima idea
- è tutta colpa di lance
White Captain:
- riusciamo a nn litigare in chat?
- mi scoppia la stesta
Yellow Bon-Bon:
- vi odio
- non riesco a mangiare neanche un biscotto senz-
Sweet Rock:
- Hunk è corso in bagno, si scusa
Sailor Rom:
- siamo proprio una squadra!
- in salute e malattia!
Princess Milkshake:
- Giuro che vi-
Coran Coran:
- La signorina Allura vi porge auguri di pronta guarigione.
- Immediata, se possibile.