Mar. 16th, 2019

sidralake: (Default)
 

Cow-T, quinta settimana, M1

Prompt: Scontro

Numero parole: 1101

Rating: SAFE


Fandom: Voltron LD

Personaggi/Ship: Shiro, Allura, Veronica, Lance, altri

Note: da qualche parte durante la S8 sull’Atlas. Ispirata a questa fanart: https://twitter.com/comettron/status/1105170442208198657  



Lance si lamentava che anche sull'Atlas non c'erano mai veramente momenti di riposo o, più sintetico, di "cazzeggio". Ok, era il nuovo Castello dei Leoni e, ok, stavano combattendo una guerra, ma quando staccavano dalla ricognizione o da piccole e marginali combattimenti, avrebbe preferito potersi svaccare su un divano e farsi quattro chiacchiere, socializzare ecco, e non ritrovarsi trascinato al deck di allenamento.

"È socializzare anche questo" gli fece notare Shiro, finendo di sistemarsi la maglietta bianca coi bordi arancioni.

"Mi piace parlare con le persone, non ricevere lividi" si impuntò il paladino blu.

"Se allenassi di più quelle belle gambe per sfuggire ai tuoi avversari prima che ti atterrino non saresti così lamentoso, fratellino" continuò Veronica, dandogli un buffetto in testa.

"Da quando in qua a te piacciono gli sforzi fisici!? Pensavo mi appoggiassi! Dov'è il sangue McClain!" protestò Lance, incrociando le braccia.

Veronica sorrise maliziosa. "Sei tu che ti perdi il lato divertente di tutto questo, Lancey. Prendiamo per esempio Shiro."

"Eh?" chiese quest'ultimo, sentendosi tirato in mezzo. Veronica gli fu al fianco, ma sembrò allo stesso tempo ignorarlo continuando a rivolgersi al fratello.

"Quando facciamo questi allenamenti puoi vedere più da vicino questi muscoli flettersi" e per sostenere la sua tesi, piegò il braccio umano di Shiro, indicando i deltoidi che si notavano benissimo anche da sotto la stoffa. "Capisci? Pensa a quando vieni afferrato in una presa al collo così" e simulò suddetta presa, trovandosi addosso al Capitano che ancora non capiva dove tutto stesse andando a parare. "Ti assicuro che qua dietro sento un sacco di cose interessanti."

"Veronica!" sbottò Shiro, realizzando e facendosi indietro con gli occhi sbarrati, ma la ragazza lo stava ignorando in favore del fratello.

"Hai capito ora? Puoi goderti questi momenti anche più di una conversazione in caffetteria."

"Sei diabolica" rispose Lance con profonda ammirazione. "Sapevo che avevo fatto bene a seguire le tue orme."

"Se dici così mi fai sentire realizzata, Lancey."



Dieci minuti più tardi, un ancora rosso in faccia Shiro stava brontolando quello che avrebbero fatto quel giorno.

"Niente corpo a corpo" precisò, rifilando un'occhiataccia a Veronica e Lance, che misero su un identico broncio. "Iniziamo io e Allura con i bastoni a impulso."

Tutti si spostarono lasciando il campo ai due sfidanti.

"Attiviamo le barriere di sicurezza?" propose Hunk, memore di un allentamento in cui i lividi erano venuti anche a chi non era sul ring. La proposta fu accettata con vigorosi cenni del capo da parte di tutti.

Allura e Shiro si mossero all'interno dello spazio di allenamento come i due leoni che erano, studiandosi mentre soppesavano il rispettivo bastone. L'aria si fece tesa tra gli osservatori, mentre sul viso di entrambi spuntava un sorriso di sfida.

"Avanti, Principessa" incoraggiò Shiro, piazzandosi in una posizione di difesa.

"Come vuoi, Capitano" replicò la compagna e in un battito di ciglia gli fu addosso, con una generosa dose di forza alteana che fece vacillare la posizione del capitano. C'era ancora chi non si era abituato a vedere Shiro messo alle strette da Allura e le bocche aperte si sprecavano.

Il paladino nero reagì - Veronica, nel mentre, dette un colpetto al fratello, indicandogli i muscoli sul braccio di Shiro - e respinse la principessa, che atterrò con una strisciata trasformata in rincorsa un attimo dopo. I colpi vibrarono potenti, insieme alle piccole scariche che le estremità dei bastoni emettevano, ma senza mai andare a fondo. Il primo punto fu di Shiro, dopo diversi fendenti andati a vuoto.

"Ahi" incassò Allura, balzando indietro e massaggiandosi la coscia dove aveva preso la scossa. Shiro sorrise, facendo spallucce. La ragazza non gli fece riprendere veramente fiato. Tra gli astanti intenti a guardare c'era già chi stava scommettendo, bisbigliando cercando di non farsi sentire.

"Venti su Allura" disse Veronica, il cui sguardo non mancava un'azione.

"Trenta su Shiro" ribatté Keith, incrociando le braccia.

"Ma se neanche ce li hai trenta dollari!" replicò Lance, squadrando il compagno. "E sei in debito dalla volta scorsa che Kinkade ha atterrato Shiro."

"Lo ha lasciato vincere."

"Seh, continua a ripetertelo."

Nel frattempo Allura e Shiro iniziavano ad accusare la stanchezza, ansimando. Erano tornati a squadrarsi, camminando in circolo, tutti e due in posizione di difesa.

"Puoi fare meglio di un bot di allenamento livello sei" lo provocò la principessa questa volta.

Shiro accettò il guanto di sfida lanciandosi verso di lei. Qualcuno trattenne il fiato, qualcun altro affilò la concentrazione. I colpi furono velocissimi come i movimenti con cui si spostavano. Allura provò a spazzare le gambe a Shiro, ma il Capitano non si fece cogliere alla sprovvista, bloccando il suo bastone col proprio e creando una finestra per colpirla con una rotazione a trecentosessanta gradi. La principessa si ritrasse ed evitò per un soffio una seconda punzecchiatura elettrica. Più che un incontro di allenamento sembrava uno scontro in piena regola.

"Principessa, miri di nuovo alle gambe!" il suggerimento venne da Coran, anche lui in tenuta da allenamento, che si sbracciava dall’altra parte del ring.

"Ehi! Niente consigli!" protestò qualcuno.

Ma né Allura né Shiro stavano prestando attenzione a quello che succedeva oltre la barriera di protezione, concentrati com'erano l'uno sull'altro. Colpo, parata, colpo, parata, colpo, mancato e così via. Le magliette bianche di entrambi erano madide di sudore, appippiccicate alla pelle e vagamente trasparenti.

"Wow" fischiò Lance, rapito.

"Cosa ti dicevo?" confermò Veronica con una risatina, seguendo lo sguardo del fratello fermo su come la stoffa fosse tesa sul petto di entrambi. “Capisco la fretta nel fare tutte le divise nuove, ma il bianco… per noi è stata una scelta azzeccata” continuò, dando una gomitata goliardica a Lance.

Lo scontro sembrava dovesse durare per sempre. C’erano i primi sbadigli da chi stava intorno al ring, nonostante i due paladini fossero uno spettacolo per gli occhi; anche quando Veronica tentò un paio di volte di distrarli con commenti a toni ben udibili su come si vedessero le tette a entrambi o se Shiro avesse gli slip con i cuoricini rossi, nessuno dei due ci cascò.

Poi, all’improvviso, Allura trovò un fianco di Shiro scoperto (per fortuna o sfortuna data dal suo nuovo braccio meccanico?) e in un paio di mosse il Capitano dell’Atlas cadde di schiena sul pavimento morbido. Non paga solo di averlo atterrato, con i capelli sfuggiti dal fermaglio che si sciolsero su un lato in nuvole bianche, la principessa si piazzò sopra Shiro, piegandosi a guardarlo con un sorrisino furbetto anche col viso rosso e il fiatone.

“Hai perso!”

Tutto intorno a loro c’erano solo sguardi da beoti ammirati che si svegliarono solo quando Iverson abbaiò loro di darsi una mossa e allenarsi.


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Cow-T, quinta settimana, M1

Prompt: In fuga

Numero parole: 921

Rating: SAFE


Fandom: Voltron LD

Personaggi/Ship: Keith/Lance, involontaria Lance/Krolia, Shiro, Kolivan.

Note: post S8?



Sarebbe dovuto essere un capodanno tranquillo, diplomatico date le presenze extraterrestri, ma alle dieci di sera la festa era allo sbando, la musica era a palla con una playlist da balli di gruppo caraibici e qualcuno a caso - Lance, Veronica, Kinkade e Nadia - avevano tirato fuori gli alcolici in anticipo sull'ora prevista.

Un'ora e più dopo, quando Shiro, Keith, Krolia e Kolivan giunsero al party dopo aver finito con gli ultimi incarichi e riunioni di quel giorno (visto che l'universo non si poteva adeguare ai tempi dell'anno terrestre), trovarono più una festa simile a quelle delle confraternite del college che alla più famosa accademia aerospaziale della Terra - nonché sede terrestre dell'Alleanza Galattica.

Persino Iverson li accolse rosso in faccia, sollevando il bicchiere di carta a mo' di saluto.

Shiro e Keith si scambiarono uno sguardo. "Tutto bene, comandante?" provò il Capitano dell'Atlas con discrezione.

"Alla grande figlioli! Non so cosa ci abbia messo qui dentro quel mascalzone di McClain, ma devo strigliarlo di meno!"

Shiro e Keith si guardarono di nuovo. Krolia sbuffò alle loro spalle. "Voi umani reggete proprio male le vostre stesse bevande."

Due cadetti corsero davanti a loro solo coi pantaloni e rincorrendosi con un mocio a cui era stato affissa una stampella e una delle giacche bianche e nere di Shiro.

Kolivan si voltò verso l'ex paladino nero, la fronte corrugata. "È un'usanza per la fine dell'anno terrestre?"

Shiro si stava massaggiando una tempia. "Non esattamente."

"Non si può lasciare Lance da solo cinque minuti" brontolò Keith, guardandosi in giro con occhio critico e stanco, per ritrovarsi improvvisamente un braccio intorno alle spalle insieme a tutto il peso del proprietario.

"Il gatto è tornato!" era Lance stesso e lo disse gridando, ricevendo un urrà da qualche parte in mezzo alla folla. "Ce ne avete messo! Qui ci sentivamo soli senza di voi!" continuò l'ex paladino blu, agitando il bicchiere verso i nuovi arrivati, rischiando di soffocare Keith nel stringerlo.

"E hai fatto ubriacare Iverson per questo?" chiese Shiro, sollevando un sopracciglio ma anche un po' l'angolo della bocca.

Lance si portò l'indice della mano con cui reggeva il bicchiere alle labbra. "Shhh. Che non si è accorto della correzione! Continuava a dire che ubriacarsi non era decoroso, ma mi pare che anche ai nostri ospiti piaccia!" e nell'affermarlo guardò la sala dove, oltre ai componenti della Garrison, c'erano anche diversi alieni e non sembravano esattamente lucidi. "Veronica, Ryan e Nadia sono dei bartender nati! Cioè, capite? Non solo salvano l'universo, ma salvano anche le feste!"

Keith riuscì a districarsi dal braccio di Lance, la treccia tutta arruffata. Krolia stava ridendo con una mano sulla bocca e il figlio la guardò malissimo.

"Che c'è? Anche tuo padre era così quando beveva."

"Molesto?"

"Espansivo" corresse lei con un ghignetto che non le apparteneva e che sembrava intendere altro. "E simpatico."

"Oh oh!" saltò su Lance, mettendosi in mezzo. "Hai sentito la mamma, Keithy? Sono simpatico! Grazie mamma!"  

Shiro dissimulò in un colpo di tosse una risata. Keith non sapeva più chi guardare con sguardo omicida. "Lance!"

"Keith!" ricambiò il compagno ubriaco, alzando il bicchiere.

"Non chiamare mia madre... mamma" farfugliò l'ex paladino rosso, rabbrividendo nelle proprie spalle.

"Geeeeelosooooo?"

"Cosa!? No! È mia madre!" Anche Krolia rise, mentre Kolivan guardava il teatrino con le labbra in una linea meno severa del solito, come se per una volta capisse la scenetta.

"Ed è una gran bella mamma!" assicurò Lance e stavolta Shiro non riuscì a fingere niente, ma all'occhiataccia di Keith si ricompose - non senza scambiare uno sguardo con Krolia stessa.

"Lance, forse hai bisogno di bere un po' d'acqua fredda" offrì il Capitano dell'Atlas.

"No no no no, neanche per scherzo! Mancano... Oh! Ma manca pochissimo a mezzanotte! E siamo ancora sobri!"

Nulla fermò Lance dal sparire e tornare, portando a tutti un bicchiere. "Pronti per il brindisi!"

Da un palco in fondo all'enorme sala si levava un altro tipo di baccano; qualcuno stava annunciando l'arrivo della mezzanotte e gridava i numeri del countdown mentre apparivano proiettati su una parete.

"Tutti insieme!" strepitò Lance, alzando le mani in aria al grido di Dieci! e continuando così per ogni numero, rischiando più volte di colpire gli altri quattro. Erano al TRE! quando gridò "Keithy non ti sento!" mettendo un braccio sulle spalle di quella che però era Krolia. "Più forte o dovrò cavarti le parole di bocca!" continuò al DUE!, e Keith ce le aveva un paio di parole da dire, ma a meno UNO! si pietrificò quando sentì il compagno dire "Però se stai zitto è più facile baciarti!"

Allo zero ci fu un'esplosione di urla e tappi di champagne. E un black out per l'ex paladino rosso quando vide Lance baciare sua madre.

"... cazzo" esalò Shiro di fianco a lui. Lance si staccò dal bacio per voltarsi verso il Capitano dell'Atlas.

"Sarebbe un buon modo di cominciare l’anno, Shiro!" esclamò per poi mettere a fuoco Keith e corrugare la fronte. "Ma come hai fatto a… stare lì?" domandò, ma un attimo dopo gli si accese una lampadina sobria in testa e si voltò, squadrando Krolia. "Ah. Oh" ingoiò il vuoto. "Ops."

"Lance, è stato un piacere conoscerti" sorrise Shiro, levando il suo bicchiere per un brindisi e scoppiando a ridere un attimo dopo al "Ti ammazzo!" di Keith, che per quanto lo urlò sovrastò il casino circostante.

Lance incespicò nei propri piedi, farfugliò un "Non era quello che volevo fare!", ma si diede alla fuga come se avesse avuto l'Imperatore Galra stesso alle calcagna.


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