[Voltron] Sotto il segno del Leone
Apr. 2nd, 2019 05:45 pm![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
Cow-T, settima settimana, M12
Prompt: Oroscopo - Leone
Numero parole: 501
Rating: SAFE
Fandom: Voltron LD
Personaggi/Ship: Human!Lance/Lion!Shiro, Human!Lance & Lion!Keith
Note: ispirata alla AU creata da 33-Ko/nsf-ko e Kuroshiroganee (le trovate su Twitter!) su Lance che vive con Shiro e Keith leoni! **
Il sole non era ancora sorto sull'orizzonte piatto della Savana, ma i suoi raggi avevano iniziato a colorare le nuvole nel cielo di rosa e arancio.
Lance iniziò a svegliarsi al rumore ritmico di una coda sbattuta sul terreno, impaziente. Districò una mano da sotto una zampa di Shiro e si stropicciò un occhio, rigirandosi nell'abbraccio del leone. Un leggero verso gutturale gli fece inclinare il capo per adocchiare un altro leone dal pelo rossiccio, seduto a pochi passi e che continuava a frustare il terreno con la coda.
Keith emise uno strano sbuffo, grattando il terreno vicino a Lance. Il ragazzo lo guardò corrucciato, senza capire, e assonnato. Il calore di Shiro era così invitante e avrebbe voluto solo tornare a dormire, con il respiro regolare e vibrante del grande felino che facevano venire voglia di stringerlo. Ma il leone rosso continuò a reclamare l'attenzione dell'umano e Lance finì col doversi mettere almeno seduto per dargli retta, ma restandosene contro la massa di pelo morbido di Shiro.
Keith si placò all'improvviso, senza più muoversi. Lance sbuffò esasperato, emettendo a sua volta un verso che avrebbe voluto dire avanti, che c’è, perché mi hai svegliato?
Il leone rosso girò su se stesso e andò a frugare in mezzo all’erba alta che circondava il giaciglio di Shiro. Tornò con qualcosa in bocca che fece rotolare ai piedi di Lance. Era un pugnale da bracconiere. Lance passò lo sguardo dall’arma a un Keith molto contento della sua conquista e che spingeva la lama verso l’amico umano, che la prese con diffidenza.
Poi una lampadina gli si accese nella mente.
Stava sorgendo il ventottesimo sole del settimo mese. Come gli aveva spiegato Allura anni prima, era la data del suo compleanno!
E sei anche nato sotto il segno del Leone, aveva aggiunto, quando lui imbronciato aveva continuato a disegnare Shiro e Keith sul foglio, lamentandosi nei suoi versi strani dei vestiti scomodi.
Col senno di poi, il ragazzo ripensò a quei momenti con un po’ di nostalgia, ma non avrebbe scambiato per nulla al mondo la sua vita attuale con nient’altro. Anche se non era un leone, non avrebbe mai voluto vivere con gli umani, anche con quei pochi che si erano dimostrati amici. Andava bene così. Era felice così.
Shiro sbadigliò, iniziando ad aprire gli occhi e Lance affondò il viso nella sua criniera, mentre con una mano si allungava per cercare di accarezzare quella di Keith in segno di ringraziamento. Fu un gesto breve, perché il leone rosso non era tipo da smancerie, ma a Lance bastò per ridacchiare una prima volta e poi ancora di più quando Shiro si alzò, rovesciandolo per terra, e iniziò a leccarlo sui fianchi, facendolo contorcere per il solletico. Rimase senza fiato, mentre l’enorme leone bianco gli si accovacciava sopra, facendogli vibrare il petto con le fusa, mentre Keith sembrava sbuffare per tutte quelle coccole. Lance rise di cuore, con un sorriso gigantesco, prima di far risuonare il primo ruggito della giornata nell’aria tiepida del mattino.