[Bungou Stray Dogs] Sensation
Mar. 29th, 2023 11:06 pm![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
COW-T 13, sesta settimana, M6
Prompt: Tema libero
Numero parole: 400
Rating: //
Warning: //
L’ultima settimana Dazai la ricordava col sapore di Odasaku.
Con il suo odore - colonia che si mischiava a quello di una pelle abituata a muoversi di continuo, agli sforzi, alla veglia, insieme al tabacco e a quel sentore di whiskey che rimaneva sulle labbra.
Ricordava le notti con la sensazione delle sue mani, dei suoi muscoli, del suo cuore premuti contro di sé.
La vista era un senso pigro. A Dazai la realtà non piaceva, eppure ogni cosa diventava autentica, curiosa, se posta vicino a Odasaku.
«… devi andare?»
Dazai aprì l’occhio non bendato. O almeno, alla parte che aveva udito. Guardò Odasaku e si mosse, spostandosi su un fianco. Il letto cigolò, ma il giovane dirigente avvertì solo la stoffa della camicia che indossava strusciare contro la pelle.
«No» replicò soltanto, ma il tuttofare corrugò la fronte.
Dazai ripensò a cosa si potesse essere perso della domanda. Un Quando, per esempio.
«Resto. Non ho impegni» riformulò, aggiungendo un sorrisetto.
Odasaku allungò le dita e gli scostò un ciuffo dalla fronte. Quei polpastrelli davano a Dazai la sensazione di aver trovato nuovi modi per morire dolcemente.
«A cosa stavi pensando?» domandò il tuttofare, sistemandosi meglio tra i cuscini. La sua camicia la indossava Dazai e non faceva così freddo da avere bisogno di stropicciarne un’altra. Una situazione che lo sguardo del Demone Prodigio apprezzava molto. C’erano cicatrici su quel petto e le aveva percorse in più di una maniera - occhi, dita, lingua, mente - in più di un’occasione. La sazietà non era ancora arrivata.
«Quanto credi che siano fallaci i sensi dell’uomo?»
Si formò una ruga al centro della fronte di Odasaku. Dazai la toccò con le dita, come un bambino che non sapeva tenersi la curiosità in tasca.
«Il nostro cervello elabora le immagini percepite dagli occhi, altrimenti ribaltate. Se ora avessi la febbre, la tua pelle mi sembrerebbe fresca, quasi fredda. Se mi baciassi…»
Lo sguardo di Odasaku si assottigliò, seguendo il flusso di parole.
«… sentirei il sapore del whiskey o il mio?»
Il tuttofare si chinò in avanti e lo baciò.
Dazai udì della musica e si ricordò del vecchio giradischi ancora acceso.
«… mh, whiskey» concluse.
«Io sento te.»
Non era nelle intenzioni di Dazai rabbrividire, ma fu colto impreparato.
Quell’affermazione - tre sole parole - non lasciarono più la sua testa. Si umettò le labbra e sentì anche lui un solo sapore. Odasaku.