[Haikyuu] Totally yours
Apr. 4th, 2022 11:24 pmCOW-T 12, settima settimana, M6
Prompt: NSFW ad ambientazione sportiva
Numero parole: 741
Rating: Rosso
Warning:
Note:
Il suono della schiacciata di Iwaizumi riecheggiò nella palestra, ma mai quanto il grido di vittoria per il punto da parte del resto dei compagni, Oikawa incluso.
Hanamichi e Matsukawa gli scompigliarono i capelli, mentre Wataru, Kunimi e Kindaichi furono più discreti, ma non meno convinti nei complimenti.
Chi si prese la libertà maggiore fu Tooru, come al solito, dandogli direttamente una pacca sul sedere.
“Finiamola con la prossima” disse, aggiungendo un occhiolino, ma ad Hajime non sfuggì come si passò la lingua sulle labbra mentre tornava a guardare gli avversari di fronte a loro.
Prese un respiro profondo e si calmò per tornare a concentrarsi. Intorno infuriava il tifo per la partita, ma ciò che sentiva Iwaizumi era una leggera tensione sotto pelle. Non passò neanche quando iniziò a muoversi, ricevette, passò, schiacciò, e ricominciarono e il punto si fece attendere, perché nessuno voleva demordere, ma lui meno che mai.
Quel comportamento di Tooru lo conosceva bene e significava solo una cosa.
Un dopo partita che Hajime non avrebbe mai ammesso di volere a voce alta, ma che inevitabilmente gli aveva appena acceso ogni fibra.
Quando segnò il match point, la gioia per la vittoria della partita si mescolò al desiderio più basso, egoistico, ma che Oikawa alimentò con un pizzicotto al fianco e stringendosi a lui con fin troppo trasporto. Avevano vinto, potevano concederselo. Nessuno dei compagni avrebbe detto che non fosse per festeggiare.
“Noi andiamo, non fate tardi!”
Il saluto di Makki riecheggiò nello spogliatoio ormai vuoto, senza ricevere risposta. Non se la prese, scambiando uno sguardo di intesa con Mattsun prima di chiudere la porta.
L’unico rumore rimasto proveniva dalle docce, dove, in uno dei cubicoli, l’acqua era ancora accesa e riempiva lo stanzone di vapore lattiginoso.
Tooru era spalle al muro, la testa premuta sulle piastrelle e le mani affondate nei capelli di Hajime per avere un appiglio, più mentale che necessariamente fisico, mentre i suoi pensieri erano spinti sempre più di lato per fare spazio al piacere.
“Iwachan…” sospirò roco, tremando mentre l’Asso della Seijouh non gli dava pause dalle attenzioni con cui la sua lingua si stava prendendo cura della sua eccitazione. Risalì tutta la lunghezza per fermarsi in punta e succhiarlo, portandolo a rabbrividire e irrigidirsi per una scossa di piacere particolarmente intensa, che dilagò come un’onda nelle sue vene quando Hajime lo prese completamente in bocca.
Oikawa iniziò a balbettare in maniera incoerente, sillabe che messe insieme sarebbero potute essere di nuovo il nomignolo di Iwaizumi, sia il desiderio che lo stava sconquassando.
Sentì di essere prossimo all’orgasmo e iniziò a muovere il bacino in spinte vaghe, caute, chiedendo il permesso, e Hajime lo assecondò restando fermo e dandogli libero accesso al proprio palato. Tooru non ebbe più freni e spinse, spinse, spinse fino a venire.
Iwaizumi non si mosse, ingoiando ogni goccia e dandogli un’ultima leccata che fece rabbrividire l’alzatore, troppo sensibile.
Senza dargli il tempo di riprendere fiato, Hajime si alzò e gli prese le labbra in un bacio, schiacciandolo contro le piastrelle e facendogli sentire la propria erezione, ancora intoccata, contro la coscia. Tooru rabbrividì e mugugnò, ma Iwaizumi intensificò e approfondì di più il bacio, mescolando i loro sapori.
“Sei il solito rude…” biascicò l’alzatore, completamente in tilt ma con un sorrisetto soddisfatto, mentre si faceva voltare, mani alla parete, dal compagno.
Iwaizumi gli cosparse la nuca di baci e morsi, mentre faceva scivolare le dita dentro di lui. Non durò molto, perché Oikawa lo sentì al limite, però quando lo avvertì entrare, in un’unica botta, fu travolto da una sottile ondata di dolore, rimpiazzata in breve dal piacere. Sapeva come prenderlo.
“R-rude… rude…” balbettò di nuovo, gemendo e spingendosi contro di lui, nonostante l’Asso non gli stesse lasciando molto margine. Si cercarono di nuovo, con le mani, intrecciando le dita e Tooru fece di tutto per sentirlo totalmente dentro di sé, schiacciando la guancia sulle piastrelle mentre la mente piombava nella nebbia ed esistevano solo i sensi. Non trattenne la voce, ma non ricordò neanche cosa disse, registrò solo Hajime che mollava la presa sulla coscienza e lo faceva suo completamente.
Fu un’orgasmo travolgente, il degno finale di quella giornata di vittoria.
Il fatto che finirono a farlo una terza volta, facendosi chiudere dentro dal custode - evidentemente mezzo sordo ai loro gemiti incontrollati - fu una storiella che Makki e Mattsun raccontarono per molti anni a venire.